Press Clipping
08/25/2015
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In palude con Honeybird

L'INTERVISTA

Come è nato Out Comes Woman?

Nascita, rinascita. Out Comes Woman è nato dal mio "coming out", come bisessuale, come donna, come solista: Honeybird. Sentivo un esigenza di fare questo disco. A 13 anni sapevo di essere bisessuale ma senza mai completamente accettare me stessa. Il trasferirmi a New York City (NYC) mi ha aiutato molto in questo. Il disco anche.

Perché questo titolo?

Volevo un titolo che avesse a che fare con coming out, ovvero con l'atto di non nascondere più la mia bisessualità. Ma non volevo limitare il titolo a questo. Il titolo "Out Comes Woman" fa anche riferimento alla donna, che ha una divina femminina; che ha tanta forza, energia e connessione che ahimè a volte viene repressa dalla nostra società. Credo che ogni donna abbia dentro di sé tanto coraggio e capacità di fare moltissimo. La mia idea con questo disco è di rompere un po' di stigma sociale associata con l'essere LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender) e l'essere donna.
Nota Bene: L'ultimo album che ho fatto (con i birdies) si intitolava "You Should Reproduce" ["Dovresti Riprodurti"] perciò il concetto nascita/rinascita ci stava - e come!
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
La genesi del cd è stata lunga e curiosa. La scrittura dei brani ebbe inizio a Roma, addirittura quattro dei brani quando ancora suonavo con honeybird & the birdies, mentre invece altri sono stati concepiti a Brooklyn. Già da tempo ero in contatto con il produttore Marc Urselli, che vive e lavora a NYC, quindi quando mi ero trasferita qua ad aprile 2014, era naturale incontrarci e pianificare la registrazione del disco qui. Lui è stato chiave nella realizzazione, oltre ai musicisti fenomenali con cui ho avuto il piacere di registrare: Tim Keiper, batteria e ngoni, Ivy Wong, contrabbasso e voce, e Enrico Gabrielli, pianoforte e fiati, venuto fin dall'Italia per registrare con noi.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
La lavorazione del disco è avvenuto nel settembre 2014 a EastSide Sound, uno storico studio di registrazione nel Lower East Side di NYC. Un episodio rimasto nella mia memoria è stato il secondo giorno di registrazione. Prima di arrivare in studio quel giorno ero andata a Chinatown (5 minuti a piedi) per comprare dei regalini simpatici. Mio fratello veniva a visitarci e a passare il giorno in studio con noi.
Era il giorno del suo compleanno.
Prima che arrivasse, ho sparso questi regalini in giro, dandoli a Marc, Ivy, Tim e Enrico, dicendo a loro di nasconderli. Abbiamo poi iniziato a registrare 6 brani. Verso l'ora di pranzo mio fratello è arrivato in studio e non gli ho detto niente, nessun "congratulations", nulla del genere (come se fossi troppo impegnato nella musica per fargli gli auguri). Invece... dopo aver registrato 5 brani, nel tardi pomeriggio, appena prima che Enrico dovesse prendere l'aereo per tornarsene a Milano, abbiamo tutti tirato fuori i regalini e gli abbiamo cantato "Happy Birthday to you, Happy Birthday to Alex!". E' stato un momento molto bello, di grande sorrisi e energia positiva - e sopratutto lui è stato sorpreso e felice. Che bello!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … forse lo è?
Il concetto alla base di tante di queste canzoni è essere se stessa/o, e viverlo bene. E di non solo accettare se stessa ma anche di cercare di amare se stesso. Legato a questo è inevitabilmente il racconto di vari relazioni in varie fasi, "Wanted In Wanted Out" parla della fine di un matrimonio, "Ypsilon" di un'amore lesbica intensa che cerca respiro, "Come Out" sogna un mondo di amore incondizionato senza giudizio, "Angola" la relazione tra noi e la natura (concepita a Vila Real in Portogallo), "Must Get to You" del amore tra una ragazzina etiope e la sua nonna, e cosí via!
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera di Out Comes Woman?… che ti piace di più fare live?
Nel palude suona tutto bene al suon di rane e alligatori.
Ti direi che il mio pezzo preferito, e quello che vado più fiera del album è "Look After Me", l'ultimo brano del album, che dura oltre 8 minuti.
Per fare live, ne ho fatto in tutte le salse qui a NY, con 4 fiati, con strumenti Iraniani ed Indiani, con contrabbasso, etc etc, e direi che ogni volta c'e' un respiro di un altro sapore, e questo adoro, la propria originalità che porta ogni musicista. Direi che dal vivo, il brano che mi ha più sorpreso e fatto commuovere è "Wanted In Wanted Out" dove io suono il basso elettrico e canto. Una volta l'ho suonato dal vivo con surbahar (un basso-sitar) e un kamancheh (dal Iran) con molte improvvisazioni al interno del brano. E' stato davvero speciale e bellissimo per noi e per tutti presenti.
Il cd è autoprodotto, in Italia uscirà con qualche label? Altre realtà attorno a te importanti per questo disco?
"Out Comes Woman" è uscito in Giappone con la label Saidera Live Mastering nel formato DSD Audio (http://www.e-onkyo.com/music/album/sdsd1034/). Il mastering del cd è stato realizzato da Seigen Ono a Tokyo. E' molto bello poter condividere la mia musica in Asia. Per quanto riguarda l'Italia non è al momento previsto l'uscita con una label. Ad agosto presenterò questo nuovo CD in tour in Italia e in Francia, quindi un gran bel modo per tutti di trovarlo :)
Altre realtà attorno a me per questo disco sono i musicisti di tutto il mondo con cui sto suonando e collaborando qui a NYC, Iran, Brasile, Mali, etc. Inoltre, ho ricevuto la mia prima residenza artistica che faró ad Agosto a NYC, con 50 altri artisti selezionati.
In copertina ci sei tu in una vasca, che sembri rinascere dall’acqua. Come è nato questo scatto e chi ne è l’autore?
Questo scatto è nato da una lunga chiacchierata con la fotografa Bianca Bourgeois che ho conosciuto a Brooklyn. Abbiamo parlato a lungo del concetto del album, del mio modo di vivere il mio "coming out", del mio background musicale, del significato dell'album, del mio trasloco a NY, della mia rinascita da solista: Honeybird.
Bianca è una fotografa eccezionale in quanto riesce a tirare fuori una grande idea e realizzarlo. Ha uno stile molto naturale di scattare. "Sii te stessa, non fare niente, stai nella vasca" mi diceva.
"Out Comes Woman" racconta l'atto di coming out, e quindi l'immagine di una donna che esce dalla vasca, dall'utero, lo esprime. Nella copertina indosso il mio vestito semi-trasparente da sposa. Ho creduto così tanto nella sua idea della vasca che ho scelto di non fare caso al mio capezzolo in vista. L'ho preso come un'ulteriore parte del mio "coming out" e di accettare me stessa.